L’Olanda potrebbe proibire alle donne musulmane di indossare il burka in alcuni luoghi come ad esempio scuole, negozi, stazioni. E’ quanto ha annunciato in Parlamento lunedì il ministro all’Immigrazione Rita Verdonk, rispondendo al parlamentare di destra Geert Wilders, che aveva proposto di vietare alle donne islamiche di portare in pubblico il burka, sostenendo che possa costituire una minaccia per la sicurezza pubblica. Nei Paesi Bassi le paure della popolazione e gli scontri interetnici si sono moltiplicati dopo l’omicidio il 2 novembre 2004 per mano di un giovane fondamentalista del regista Teo Van Gogh, che aveva realizzato un cortometraggio (“Submission”) sulla condizione delle donne musulmane. Il burka viene pertanto considerato talvolta un pericolo, perché potrebbe essere usato come un mezzo per nascondere il volto e rendere più difficile l’identificazione nel caso di un attentato. Il ministro Verdonk ha replicato a Wilders che non è possibile prendere una misura così drastica, ma che il suo ministero sta vagliando la possibilità e studiando il modo di mettere a punto un provvedimento del genere limitato a certi luoghi e certe situazioni. Dal canto suo il ministro dell’Istruzione Maria Van der Hoeven si è dichiarata favorevole all’introduzione del divieto nelle scuole per insegnanti ed alunne, sebbene abbia precisato che ci sarebbero poche persone da colpire. Proprio perché l’indumento sarebbe portato raramente dalle donne islamiche in Olanda, le comunità musulmane ritengono che la proposta del governo sia provocatoria.
Norme simili sono comunque già state adottate in alcuni comuni del Belgio, come Anversa e Gand, mentre in alcuni zone della Germania nei luoghi pubblici è vietato portare l’hijab.

Jole Silvia Imbornone
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